ITCAAD '23. DIARIO DI BORDO: Prolusione | L'Information Technology come Crisi e come Sfida.
Parola chiave:
MODERNITA’. Si parla di un fenomeno ovviamente all’avanguardia. Questa
parola ha un ampio e vasto campo, anche in architettura. Noi usiamo il termine
moderno in modo cronologico: ci sono scuole di pensiero che iniziano a usare il
termine nel 1492 (scoperta dell’America), altre che la fanno coincidere con la
Rivoluzione francese; ha comunque sempre una divisione storica. La seconda
accezione è che il termine diventa un aggettivo POSITIVO. Il tempo moderno è
più attivo, più aperto, più dinamico. In questo caso il tema non è quello di
tipo cronologico ma è una vera e propria AGGETTIVAZIONE. Questo comincia ad
apparire della seconda metà dell’800 con i poeti letterati francesi che vedono
intorno a sé un modo diverso.
Utilizzata anche in architettura: infatti intorno agli anni ‘20
cominciano ad esserci dei congressi che parlano di architettura moderna.
La modernità, però, in fin dei conti, non è nessuna delle due
cose. Ha a che vedere con un atteggiamento o una tensione che è volta a trasformare
le crisi del mondo e della società in dei VALORI. Quindi quando si affrontano
delle criticità e si cerca di dare risposta, si prende coscienza di un
atteggiamento moderno. Tende a trasformare la crisi in valore.
Zevi con estetica di rottura e cambiamento, di rinnovamento.
CRISI -> MODERNITA’ -> TENSIONE ESTETICA (conoscitiva) ->
CAMBIAMENTO
PROVE: appartengono alle scienze
umane. Funzionano se ci danno degli strumenti per procedere.
Caso1. Quale crisi maggiore rispetto alla guerra? È il rischio
massimo, della scomparsa totale. Nascita del calcolatore. È una macchina
riprogrammabile, che può affrontare diverse, anzi infinte, situazioni. Proprio
durante la guerra si ha avuto risposta.
(The Imitation Game, film: rapporto grande crisi e atteggiamento
moderno; sfruttamento del massimo della modernità: il CALCOLATORE)
Diventa ancora più forte in architettura: qual è la crisi che
nasce nei primi decenni del ‘400 a Firenze? La città è un esempio classico di
come ci fosse un'ecologia chiusa. Cosa succede? Si ha una visione completamente
diversa del mondo, determinata da un nuovo strumento: la PROSPETTIVA. Strumento
scientifico e parascientifico. È stata inventata proprio lì e in quegli anni.
Brunelleschi la inventa. Ma cos’è? È un modo di raffigurare su due dimensioni
uno spazio a tre dimensioni; se una serie di punti fissi, postulati, vengono
rispettati, si ha la possibilità di avere un rapporto biunivoco. Dalla
deformazione prospettica posso tornare alla forma piana e viceversa.
Ragionamento scientifico. Si crea una maniera nuova di vedere il mondo, non più
visto in maniera infantile tridimensionale, ma effettivamente si ha la
possibilità di rappresentare nel modo reale.
Nell’arte arriva prepotentemente un nuovo modo e gusto di vedere.
C’è una nuova estetica che distrugge il mondo gotico e il suo modo di
raffigurare; un nuovo modo di guardare che distrugge l’antico.
Quando questa crisi arriva nel campo architettonico, si deve
creare un mondo e una visione che rispetti questo nuovo strumento. Diventa
uno spazio fatto a posta per essere valorizzato attraverso la prospettiva.
(ritorno e riscoperta dell’ordine classico)
Con Brunelleschi non è più la prospettiva, ma nuovi concetti come
la continuità plastica dell’architettura. Tutto si trasforma.
Anche in pittura è fondamentale. Caravaggio esprime molto bene la
crisi e l’utilizzo di nuovi strumenti.
Arriva il mondo moderno, industriale. Il mondo delle macchine.
Arriva nell’800, è un mondo totalmente aprospettico, astratto e dinamico.
Rispecchia il mondo meccanico e industriale che lo circonda.
Guggenheim di Bilbao: aspetti dell’estetica ancora industriale e
futurismo con problematiche nuove legate all’informatica. Opera di ponte. Si
iniziano a vedere dei processi e delle estetiche nuove.
Ogni epoca ha le sue crisi e ogni epoca ha i suoi strumenti.
L’informatica è uno strumento di cui è fondamentale parlare perché
rappresenta per i giorni d’oggi la problematica della prospettiva nel ‘400. È
uno strumento che IMPONE una maniera nuova di vedere, profondi e rivoluzionari
cambiamenti.
Altro esempio di architettura è quella di Rem Koolhaas, che
progetta una casa per portatore di handicap. L’idea è fortissima. Fa muovere un
intero piano dell’intera casa, quindi ha una porzione di questa che si
riconfigura sempre a seconda di dove la persona si trova.
Rural Studio, riutilizzo di oggetti abbandonati dall’industria. Il
progetto è una piccola cappella di lettura, fatta a scaglie utilizzando vetri
di auto.
Mettere
sempre al centro le criticità, l’aspetto della necessità, fondamentale per la
nostra filosofia. Se si affrontano delle crisi ci si rende conto come il
progetto possa avere spessori inaspettati e differenti; guidare, di
conseguenza, le scelte tecnologiche.
Anche nella musica c’è un cambiamento. Per ogni strumento cambia la tipologia
di musica, cambia il modo di farla e la percezione di essa: non è neutrale.
Commenti
Posta un commento